Caratteristiche
Il suo nome scientifico è Merlangius Merlangus, un nome altisonante per un pesce considerato tipico, sicuramente poco costoso e da consumare in stagione: il molo. Appartiene alla famiglia famiglia Gadidae, ed è l’unica specie del genere Merlangius.
Aspetto
Il suo aspetto è simile a quello del nasello, la mascella inferiore più piccola di quella superiore, entrambe sono dotate di una fila di denti semi aguzzi. Il corpo è interamente ricoperto di piccole squame. Ha una colorazione più chiara sul ventre dove sono presenti anche diverse macchie scure. Tre le pinne dorsali, contigue, di cui la centrale è la più lunga. Due le pinne anali, attaccate. Il muso è prominente e non ha barbiglio. Il colore è bruno sul dorso e bianco sul ventre. Raggiunge una lunghezza massima fra i 50 e i 70 cm.
Dove vive
È un pesce è diffuso nell’oceano Atlantico tra il Portogallo e la Norvegia, è presente anche nel mar Nero e nell’Adriatico centro-settentrionale. La presenza di questa specie nettamente boreale in un bacino marginale, come il nord Adriatico, è molto interessante dal punto di vista biogeografico, poiché dimostra che in epoche passate il Merlano penetrò in un Mediterraneo assai più freddo di quanto sia stato in seguito, per poi scomparire con il progressivo riscaldarsi del clima. Resistendo però nella zona altoadriatica, quella con acque più fredde e meno mediterranee. Il molo frequenta spazi dai fondi mobili, ma si può avvicinare anche agli scogli, a profondità raramente superiori ai 100 m. Si ciba di pesciolini e di crostacei. Si riproduce praticamente nel corso di tutto l’anno, salvo i mesi invernali, attraverso la deposizione di moltissime uova pelagiche, dotate di una particolare membrana che permette loro di galleggiare sulla superficie (servono quindici giorni per la schiusa). Il molo viene pescato con lenze, reti a strascico, palamiti (particolare lenza grossa che a sua volta è costituita da più lenze alle cui estremità si trovano gli ami).