Caratteristiche
I calamari appartengono alla famiglia dei Cefalopodi, nome che letteralmente significa “piedi in testa” e che comprende circa 600 specie. Nel golfo di Trieste sono presenti due specie, il calamaretto (Allotheutis media) e il calamaro (Loligo vulgaris).
Il calamaretto è di piccole dimensioni e il suo sacco (mantello) ha una caratteristica forma appuntita, la cui lunghezza varia da 3 cm a un massimo di 7-8 cm. Oggi, con l’applicazione delle norme CE relative alle dimensioni minime delle maglie delle reti appare raramente nei mercati locali. Il calamaro invece ha dimensione maggiori, che possono raggiungere anche il mezzo metro.
Aspetto
Forma lunga e affusolata, mantello di colore marrone-rosa, con puntini sul dorso. Posteriormente, lungo i lati del mantello, ci sono due pinne di forma triangolare che, insieme al sifone, agevolano il calamaro nel “nuoto all’indietro”. È un mollusco predatore caratterizzato da un piede trasformato in tentacolo atto alla presa del cibo. La bocca si trova nella parte anteriore e da essa si diramano dieci braccia. Due di queste, dotate di ventose, vengono utilizzate per catturare la preda e, tramite le braccia, portarla alla bocca, che ha due mascelle cornee simili al “becco di pappagallo”. Pur essendo molluschi, i calamari non hanno una conchiglia protettiva, ma all’interno del mantello c’è una sottile e quasi trasparente “spina dorsale”.
Dove vive
Il calamaro vive preferibilmente nelle zone costiere, su fondali fangosi. Può raggiungere i 300 m di profondità, ma comunemente lo troviamo tra i 20 ed i 100 metri. La stagione della pesca dei calamari comincia alla fine dell’estate: è in questo periodo che inizia l’accoppiamento e le sacche ovigere fecondate vengono deposte sui fondi marini al largo dell’Istria.