Caratteristiche
Dicentrarchus labrax è il nome latino per un pesce pregiato e apprezzato che nell’Italia del Nord si chiama branzino e nell’Italia del Sud diventa spigola. “Branzino” potrebbe derivare dal veneto branza (chela) o da branchie (il pesce dalle branchie in vista), mentre “spigola” deriva da spiga riferendosi alle punte dei raggi delle pinne dorsali. È un pesce osseo marino della famiglia Moronidae e attualmente è una delle specie maggiormente utilizzata per l’allevamento ittico.
Aspetto
È un pesce dal corpo affusolato. La testa è allungata (da 5 a 6 volte il diametro dell’occhio) e si caratterizza per avere la fronte dritta. La bocca è grande, può allungarsi leggermente a tubo quando è aperta, e arriva a raggiungere l’occhio. La mandibola è leggermente sporgente sulla mascella. Due le pinne dorsali separate da uno spazio; la prima dorsale è formata da 8-10 raggi spinosi, la seconda è composta da 12-13 raggi molli. Le scaglie, presenti anche sulla testa, sono piccole ma evidenti. Sull’opercolo sono presenti due grosse spine rivolte in avanti. Il colore del branzino è argenteo sui fianchi, bianco sul ventre e grigio argenteo (talvolta con riflessi dorati, verdastri o bluastri) sul dorso.
Dove vive
È una specie strettamente costiera (occasionalmente può trovarsi fino a un centinaio di metri di profondità) che, nei pressi della riva, popola ambienti di ogni tipo nei pressi della riva, sia con fondali duri che sabbiosi. Essendo molto eurialino, tollerando cioè diversi gradi di salinità, può vivere, soprattutto in estate, nelle acque salmastre di lagune e foci. Caccia le prede soprattutto di notte. Si nutre di invertebrati di vario genere come crostacei, molluschi e pesci come anguille e latterini. Gli esemplari giovani fino ai 10-15 cm di lunghezza sono gregari e vivono quindi in gruppo. Gli adulti invece vivono solitari o a coppie.