Caratteristiche
Il fasolaro (Callista chione), appartenente alla famiglia Veneridae, è un organismo filtratore che vive nella parte superiore del sedimento dove trova riparo. Dopo un periodo in cui questi molluschi venivano considerati poco interessanti commercialmente, ora la richiesta, soprattutto nel settore ristorazione, è notevolmente cresciuta, tanto che sono stati emanati interventi normativi per limitare le quantità massime pescabili.
Aspetto
La conchiglia lucida, piuttosto robusta e spessa, è costituita da due grandi valve lisce, uguali, di forma leggermente allungata. La loro colorazione è rosata o bruno-rossiccia con sottili strie concentriche e bande radiali. All’interno l’aspetto è simile alla porcellana. Un robusto piede di colore rosso permette all’organismo di infossarsi nel sedimento da dove è in grado di alimentarsi tramite i due lunghi sifoni fusi assieme.
Dove vive
Vive a circa 8-10 miglia alla costa, a profondità di 10-20 m, su isole sommerse di sabbia, alquanto lontano dagli scarichi. Il fasolaro è infatti uno dei pochi molluschi che, pescati in zone classificate A, non necessita di depurazione. La specie Callista chione è caratterizzata da una crescita piuttosto lenta e richiede circa 4 anni per raggiungere la taglia di prima cattura (40 mm); servono tra gli 11 e 14 anni per raggiungere le dimensioni massime di circa 85 mm.
Come si pesca
Inizialmente i fasolari venivano pescati modificando le attrezzature impiegate per la pesca dei cannolicchi (capelunghe) ovvero i turbosoffianti con braccia rigide allungate per raggiungere i fondali sabbiosi fino a 14 m di profondità al largo di Lignano e Grado. Oggi con l’utilizzo dei cesti a farfalla e dei tubi leggeri e flessibili, tutto è diventato più semplice. L’O.P. Fasolari ha sede a Chioggia e annovera circa 80 imbarcazioni da pesca.