Caratteristiche
Il nome sogliola è estremamente generico e racchiude moltissime specie che si accomunano per la tipica forma appiattita ed ellissoidale, anche se le famiglie di appartenenza sono soltanto due: Soleidae e Pleuronectidae. I generi e le specie di sogliola sono quindi molto numerosi, ma in Italia la più diffusa è la sogliola comune (Solea solea), larga e appiattita come la suola di una scarpa, da cui il nome latino.
Aspetto
La sogliola è un pesce dalla postura particolare, sdraiata su un fianco, con uno dei due occhi che si è spostato a fianco dell’altro, sul lato rivolto verso la superficie dell’acqua. Anche la colorazione ha seguito questa evoluzione: il lato cieco rivolto verso il fondo è bianco, quello verso l’alto è bruno, marezzato, mimetico e spesso camaleontico. Le sogliole riescono infatti a cambiare colore grazie ai cromatofori, cellule dell’epidermide con pigmenti colorati.
I visceri sono contenuti nel ventre (collocato su un lato), la pinna caudale, anche se piccola, è in posizione tradizionale. La pinna dorsale e quella anale risultano ampliate su tutto il profilo marginale (testa esclusa) adattandosi al moto natatorio dell’animale. Delle due pinne pettorali ne è rimasta una sola. La sogliola comune raggiunge dimensioni comprese fra i 30 e i 50 cm di lunghezza.
Dove vive
La sogliola è un pesce dalle abitudini prevalentemente notturne: è di notte infatti che esce allo scoperto per alimentarsi; durante il giorno staziona sul fondo dove scava piccole nicchie per insabbiarsi e mimetizzarsi. È presente in tutto il bacino del Mediterraneo, nel mar Nero, nell’oceano Atlantico e nel mar Baltico. Le sogliole dell’Adriatico rimangono più piccole rispetto a quelle oceaniche, un vantaggio per le qualità organolettiche.
Si adatta a bassi fondali o a grandi profondità e può anche scegliere talvolta l’acqua salmastra con fondale melmoso o sabbioso.